Posted on martedì 22 maggio 2012
Massimo Cialente ha vinto di misura, e la sua non è una vittoria netta come si vuole far credere. Lo dice Vincenzo Vittorini, leader della lista civica L’Aquila che Vogliamo, ad Abruzzo Web ed aggiunge: “La vittoria è risicata, una sconfitta in realtà, di un sindaco che rappresenta il 30 per cento degli aquilani. Cialente non è il sindaco dell’Aquila: è il sindaco di 20 mila persone dell’Aquila, è una cosa diversa. Questa è una sconfitta per la città dell’Aquila, che aveva un estremo bisogno di cambiamento. Così non è stato. Tra un anno, vedrete, si tornerà al voto”. “Mi sembra evidente – aggiunge Vittorini – la non-volontà da parte di chi è andato a votare di mettere alla prova il nuovo e di rinunciare al vecchio. Un numero esiguo di elettori ha votato già dal primo turno per chi appartiene a una vecchia politica, per giunta fallimentare. C’è una continuità, insomma, di una non-amministrazione che ha governato, fallendo, per cinque anni. Secondo Vittorini, “se guardiamo Parma ci rendiamo conto di che cosa significhi avere voglia di cambiare. Lì – sottolinea – hanno scelto di stare con Beppe Grillo e non stiamo parlando di una città semplice da amministrare. I risultati si vedranno, ma intanto gli elettori hanno spinto per un cambiamento e lo hanno ottenuto”. “La lista che rappresento, e che è entrata non certo grazie ad accordi sottobanco – conclude – sarà un durissimo controllore in Consiglio comunale. Non vedo, comunque, i presupposti affinché l’amministrazione Cialente faccia bene. Anzi, credo che tra un annetto gli aquilani saranno costretti a tornare al voto”.