Posted on venerdì 17 ottobre 2008
“Andiamo da soli”, dice il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, a margine di un convegno su legge elettorale e preferenze organizzato dalla Fondazione Liberal a Roma. Ovviamente Cesa non può dire: andiamo da soli perché non siamo riusciti ad accordarci con nessuno. E quindi, per Cesa l’obiettivo dell’Udc è costruire in tutto il paese “un grande centro moderato di ispirazione cristiana che – aggiunge il leader del partito – crediamo possa avere un grande appeal”. L’effetto pratico? Praticamente nullo: con grande fatica l’UDC eleggerà un consigliere regionale, che non servirà assolutamente a niente. Mah, contenti loro…
Anche l’Italia dei valori ribadisce che la propria candidatura alla presidenza della Regione non è in discussione: “Noi – scandisce Antonio Di Pietro – abbiamo la nostra lista, i nostri programmi, il nostro candidato”. Assai improbabile, dunque, è che l’opposizione possa convergere su un unico nome. Anche perché l’Idv dalla corsa solitaria ha qualcosa di più da guadagnare: un bel calcio negli stinchi a Veltroni. E D’Alema aspetta, paziente, di veder passare le spoglie di Walter sotto il ponte…