Posted on mercoledì 9 giugno 2010
Ma se Berlusconi ha esagerato, molto di più stanno esagerando i vari Pezzopane, Lolli, Comitati , giornalisti scatenati e liberi pensatori che, con una violenza inaudita, si stanno scagliando contro il Presidente del Consiglio alimentando un clima di nervosismo e di odio che non farà bene alla nostra città. Il pensiero di Berlusconi viene esagerato, distorto e travisato, e finisce così per alimentare una polemica politica tanto violenta quanto sterile e senza costrutto.
A nostro modo di vedere il Presidente del Consiglio ha voluto esprimere una sua personale preoccupazione riguardo l’iniziativa della Procura aquilana, che vuole processare la Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile. Berlusconi è molto preoccupato del clima di nervosismo, alimentato dal quotidiano disfattismo dell’opposizione e, a suo parere, pure dalla discutibile iniziativa della Magistratura, che potrebbe "attivare" qualche esagitato contro esponenti della Protezione Civile. Si può essere d’accordo o no, punto e basta.
Nel merito la questione posta da Berlusconi non è banale. L’originale iniziativa del Procuratore Rossini è stata nei giorni scorsi fortemente criticata dagli scienziati di mezzo mondo; i pericoli che l’iniziativa della magistratura può comportare in termini di compressione della libertà di pensiero e della ricerca scientifica sono stati esposti, tra gli altri, in un bellissimo articolo dell’illustre meteorologo dell’Università dell’Aquila prof.Guido Visconti (vedi il Centro di ieri). Su questi argomenti sarebbe necessario ed opportuno discutere, e non sulle chiacchiere vuote.
Il "can can" di queste ore, montato ad arte sulle parole (ripetiamo, inopportune nei toni) di Berlusconi e con ulteriori menzogne sulla zona franca, mostra ancora una voltà l’immaturità dell’opposizione, del tutto incapace di affrontare i problemi seri ed urgenti della nostra provincia ferita. Invece di amplificare strumentalmente ogni parola del premier, ci sarebbe bisogno di un progetto politico condiviso che coinvolga le migliori energie locali nella nobile finalità della ripartenza dell’Aquila.
Per ricostruire L’Aquila occorre fare squadra e non tirare i sassi tutti i giorni, come fanno gli esponenti della sinistra. ed i loro collaterali. Sconfitti nelle urne, alcuni soggetti appartenenti ormai al passato politico provano a rimettersi in gioco sulla pelle degli aquilani. Il tempo che impieghiamo nelle polemiche inutili è tempo perso, perché non utile alla soluzione degli enormi problemi che abbiamo ancora di fronte.
P.S.C.