Posted on martedì 6 gennaio 2009
Poche le reazioni del PD al furbesco escamotage di D’Alfonso, e per lo più improntate alla prudenza. Veltroni è irritato dalla scelta di D’Alfonso ma preferisce tacere, e l’unico che difende con forza il Sindaco è l’on.Tenaglia, ministro ombra del PD: “Le dimissioni presentate dal Sindaco D’Alfonso sono state espressione di grande senso istituzionale e testimoniano il pieno rispetto nei confronti della magistratura. La comunicazione di autosospensione, strumento previsto dalla legge, conferma il passo indietro compiuto con le dimissioni e costituisce l’ allontanamento dalla amministrazione attiva del comune di Pescara. Si tratta di una decisione che deve essere pienamente rispettata. Si evitino quindi strumentalizzazioni sulle motivazioni addotte, che sono legittime, e che non modificano gli effetti di ridare la voce alla volontà popolare tramite il ricorso alle elezioni anticipate. Come sempre auspichiamo che la magistratura chiarisca i fatti con la massima rapidità”.
Ma la posizione di Tenaglia non è condivisa da molti nel PD. "Come può Tenaglia – reagisce l’On.Mantini – definire la scelta di D’Alfonso di ‘grande senso istituzionale’, se è causata da una malattia? Siamo forse all’apologia delle influenze diplomatiche ben note al Cremlino?". Per Mantini "se D’Alfonso si sente sotto ricatto della magistratura, nonostante il recente provvedimento in suo favore, deve avere il coraggio di affermarlo, perché il tema riguarda tutti. Sono queste condotte grigie, poco trasparenti e responsabili, che stanno rovinando il Pd e l’Abruzzo".