Posted on lunedì 27 ottobre 2008
Nel pomeriggio di oggi dovrebbe essere siglata l’intesa tra PD e IdV per le prossime, imminenti regionali. Diciamo dovrebbe, perché la telenovela dei rapporti tra PD e IdV – che dovrebbero essere alleati – è così ricca di colpi di scena che, fino all’ultimo, sono possibili novità. E’ cosa nota che l’accordo si farà solo se il PD cede sul candidato presidente, che nel caso sarà Carlo Costantini. Difficilmente invece il PD cederà sulla candidatura di Donato Di Matteo, potente assessore regionale ai trasporti e primo votato alle primarie, che l’IdV vorrebbe fuori dalle liste perché indagato nello scandalo dell’acqua tossica di Bussi. Insomma l’accordo dovrebbe ruotare intorno ad un compromesso: dentro Di Matteo e candidatura alla presidenza a Costantini. Ovviamente nessuno vuole il listino, tra i big del PD: senza l’UDC la partita è persa in partenza…
Un accordo che eviterebbe il crollo del centrosinistra, ma che non piace a mezzo partito. In effetti, Di Pietro è lontano dalla cultura dell’area popolare del PD e, per altri versi, molti dirigenti dell’area diessina non vedono bene la cessione di sovranità a Di Pietro. E’ evidente che l’IdV punta alla leadership sull’Abruzzo: un disegno di annessione di Antonio Di Pietro che vuole giocare un ruolo nazionale, partendo da Montenero di Bisaccia ed espandendo all’Abruzzo le sue mire egemoniche. E Di Pietro non si fermerà all’Abruzzo: il suo obiettivo finale è la leadership del PD, è Veltroni, nonostante le tatticherie di questi giorni. D’Alema aspetta paziente che Tonino finisca il lavoro.