Posted on martedì 29 marzo 2011
Lampedusa è al collasso, ma il Governo italiano teme soprattutto per il futuro: la fuga di massa da Tunisia e Libia, dove centinaia di migliaia di disperati stanno tentando di sfuggire dalla guerra civile e dalla miseria. L’approdo naturale di queste masse di sradicati è, ovviamente, l’Italia ed in particolare l’isola di Lampedusa. Ma moltissimi profughi non vogliono restare in Italia, e chiedono di poter raggiungere altri paesi dell’Unione per ricongiungersi a parenti, amici o conoscenti: Germania e Francia soprattutto. Ed ecco la solita, incredibile risposta dei burocrati che governano la cosiddetta "Unione Europea", l’unione delle chiacchiere sulla solidarietà e degli interessi concreti tedesco-anglo-francesi. L’Unione esprime "solidarietà" all’Italia e promette "aiuti", ma di accogliere i profughi non se ne parla proprio. I profughi sono fatti vostri, dice da mesi l’Europa, e nessuno Stato dell’Unione è disposto ad ospitarne una parte. Questa è l’Europa, la stessa Europa che predica accoglienza ed integrazione, razzola male e rifiuta di ospitare i fuggitivi del Nord Africa. Restiamo allibiti. L’Italia non può accogliere centinaia di migliaia di profughi né può costringerli a restare in Italia, se i profughi stessi manifestano l’intenzione di recarsi in Francia o Germania o altra destinazione. Appare evidente che l’Unione deve rivedere, e subito, tale posizione di chiusura, forse inopinatamente espressa da qualche euro-burocrate pressato dallo stress del momento. Altrimenti saremo costretti a respingere massicciamente i disperati che tentano di raggiungere Lampedusa. In quel caso sarà pronta ed immediata la condanna dell’Europa.