Posted on martedì 18 ottobre 2011
Il coordinatore cittadino del PDL, Enzo Lombardi, prova a scuotere il partito dal torpore. «Non possiamo aspettare le calende greche – ha detto –. Entro questa settimana andrò a Roma perché deve essere sciolto il nodo delle primarie che non possono essere ghettizzate, riservandole agli iscritti, ma aperte alla città». Lombardi vorrebbe che il PDL esprimesse un proprio candidato, senza ripiegare su De Matteis: “Se vuole autocandidarsi faccia pure, bisogna vedere quale schieramento è disposto a sostenerlo – ha detto Lombardi – nessuno può impedirglielo. Se poi De Matteis riesce ad aggregare la coalizione, perché no?”. L’ex sindaco ed ex senatore ha sottolineato che «il Pdl ha un proprio candidato, anche più di uno. Bisogna vedere quale sia il più utile possibile». «Tutti i nomi usciti fino a oggi sono il frutto della vanità personale, niente di più» dice Lombardi. E poi va giù duro sui giochi ambigui in atto nel PDL: “Non consentirò a nessuno e mai mi sottometterò a giochi di palazzo sulle candidature alle primarie”. Il che fa intendere che Lombardi si candiderà alle primarie. “Non ci devono essere giochi di palazzo sulle candidature alle primarie – ha ribadito più volte Lombardi – dobbiamo cercare chi può fare il meglio per L’Aquila, con l’accordo di tutti, non soltanto chi può attrarre voti”. Lombardi ha pure attaccato il sindaco del capoluogo e la cattiva amministrazione della città che “ha gettato continuamente polvere negli occhi dei cittadini”, non riuscendo nemmeno a essere chiara su decisioni urgenti, “perché non si parla più della metropolitana di superficie – ha sbottato – e dell’inizio dei lavori per la variante Sud, in una città, dove il traffico è un problema grave? I soldi ci sono. Che cosa ha deciso di fare il sindaco al riguardo?”