Posted on giovedì 30 ottobre 2008
Mentre il "caso Di Matteo" (vedi precedenti notizie) scuote l’allenza tra IdV e PD, è alle ultime battute la preparazione delle liste del PDL. Gianni Chiodi, candidato presidente alla Regione Abruzzo per il Popolo della Liberta’, è in riunione, a Roma, con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e con il coordinatore nazionale di Forza Italia, On. Denis Verdini….
Berlusconi dirà l’ultima parola su liste e listino, e non mancheranno sorprese. Sembra certo che dall’elenco degli otto consiglieri che non dovranno sostenere la campagna elettorale, Verdini ha tenuto fuori nomi dati per certi nei giorni scorsi. Esclusi, tra minacce e disappunto, Celso Cioni, esponente aquilano della Dc di Giuseppe Pizza, Carlo Masci, ex Udc, e Giorgio De Matteis, del Mpa di Raffaele Lombardo. Quest’ultima è l’esclusione certamente più clamorosa ed incomprensibile. La logica che ha guidato la formazione del listino ha quindi penalizzato i piccoli partiti del PDL, pure quelli che fin dall’inizio avevano partecipato alla costituzione del nuovo soggetto politico. E pertanto il listino sarà "spartito" tra Forza Italia ed Alleanza Nazionale.
Il listino che Verdini presenterà a Berlusconi è così composto: Gianni Chiodi (FI), Giuseppe Tagliente (FI), Roberto Chiavaroli (FI), Antonio Del Corvo (FI), Gianfranco Giuliante (AN), Bernardo Robuffo (AN), Federica Chiavaroli (FI), Alessandra Petri (AN). Federica Chiavaroli, in quota FI, è presidente dei giovani idustriali della provincia di Pescara, e quindi sarebbe espressione della società civile.
Un listino che premia alcuni nomi noti della politica regionale (Tagliente, ex presidente del Consiglio regionale; Giuliante, presidente del Parco della Maiella e militante da sempre di AN; Del Corvo, uomo di Filippo Piccone e vice sindaco di Celano). Robuffo era invece il vice sindaco di Teramo con Chiodi, Petri è consigliere comunale a Pescara e Roberto Chiavaroli (la scelta più incomprensibile) è un funzionario di Forza Italia di Pescara (sarebbe stato imposto dall’On.Sabatino Aracu).
Da un punto di vista elettorale, non si tratta di un listino forte. A parte "Ilione" Del Corvo – una macchina macinavoti nella Marsica – e Gianfranco Giuliante – che pure dispone di una sua base elettorale -, gli altri fortunati che si troveranno automaticamente consiglieri regionali non appaiono firresistibili e non porteranno un grande valore aggiunto a Gianni Chiodi. Evidentemente il PDL è proprio strasicuro di vincere, se propone un listino così poco attraente…