Posted on sabato 12 giugno 2010
Ma non sarebbe meglio, per L’Aquila, indirizzare queste energie sulla ricostruzione, invece che nel quotidiano esercizio della polemica sterile e senza costrutto? E basta con le chiacchiere! Anche i giornalisti dovrebbero mostrare maggiore senso di responsabilità, invece di riportare pedissequamente le scoregge del pensiero di chiunque si svegli la mattina con l’intento di aggredire e polemizzare. La ricostruzione dovrebbe coinvolgere tutti, anche i giornali. Ed invece domina il chiacchiereccio nauseabondo, la ricerca dello scoop giudiziario, il tanto peggio tanto meglio.
Cui prodest?
Vogliamo ricordare le pacate parole con le quali Mons.D’Ercole ha risposto ad uno dei tanti contestatori assoluti: "il dissenso – dice il Vescovo ausiliario – è un diritto di tutti. Il dissenso non è altro che un dialogo impossibile, a volte dettato da forte emotività. Il dissenso, se diventa dialogo, può far arrivare anche a una soluzione dei problemi invece diventa pericoloso se rimane solo violenza gridata. L’Aquila corre il rischio di essere paralizzata dalle tensioni, rallentando la ricostruzione e dando l’immagine di un popolo litigioso con la conseguenza di essere abbandonato da tutti".
Amen.