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    Gran Sasso abbandonato

    Posted on martedì 16 agosto 2011

    Bellissime giornate di sole a Campo Imperatore, tantissimi turisti raggiungono l’albergo. Ma la storia si ripete: è tutto chiuso, non c’è un bar, non un ristoro, non un bagno. Solo un paninaro furgonato resiste indomito e tiene aperto l’unico punto di conforto della stazione di arrivo della funivia.E il Parco che fa? Solo chiacchiere, come tutte le istituzioni del resto…Nicola Iannarelli lancia l’ennesimo allarme sullo stato d’abbandono delle due strutture pubbliche: la politica, scrive, è responsabile. «La funivia che porta alla Villetta a Campo Imperatore è schiusa – scrive -  salvo qualche brevissima parentesi, dall’aprile di 2 anni fa. È chiusa nonostante i finanziamenti pubblici ricevuti per la sua messa in sicurezza. L’albergo storico di Campo Imperatore e l’ostello che gli è vicino sono ugualmente chiusi e in uno stato di totale abbandono. Praticamente le strutture pubbliche, bene comune e patrimonio della collettività aquilana, da sempre meta privilegiata per qualche momento di svago e di vacanza, sono diventate inaccessibili, ingoiate inspiegabilemnte dal vortice del post terremoto, benchè non abbiano riportato danno alcuno.Come se le macerie si fossero estese oltre la loro portata originaria e oltre ogni possibile immaginazione, scavando a fondo nel modo di pensare, di volere, di fare politica della classe dirigente di governo del nostro territorio. È possibile? C’è infatti da domandarsi il perchè un patrimonio pubblico tanto significativo nella vita degli abitanti locali, sul piano materiale e perfino simbolico, sia stato scippato, cancellato, mentre il Centro Turistico del Gran Sasso a cui le strutture fanno capo, continua a funzionare con tanto di consiglieri, presidente e vicepresidente del consiglio di amministrazione regolarmente retribuiti. La domanda è leggittima: perchè hanno sbarrato l’accesso a queste strutture?

    Il sospetto sempre più diffuso tra gli abitanti del posto – aggiunge Iannarelli – tra quelle migliaia di persone che quei luoghi l’hanno da sempre attraversati, amati, protetti, valorizzati, è che ci sia un atteggiamento politico voluto pericolosissimo, che va in due direzioni complementari: radicare in modo quanto più diffuso tra i cittadini l’ansia del post terremoto, della ricostruzione e della gestione delle risorse che non ci sono, l’ansia dell’emergenza fine a se stessa, dell’attesa nell’immobilismo per lasciare che in sempre meno si gestica quel che c’è da gestire; e più nello specifico, per quanto riguarda la funivia, l’albergo e l’ostello di Campo Imperatore, senza abusare di malevolenza è lecito sospettare che si voglia dimostrare l’incapacità del pubblico a gestire un patrimonio tanto importante, per metterlo nelle mani dei privati, finalmente. I cittadini aquilani, al contrario di questa cultura politica delle macerie e di ogni logica strumentale, vogliono  tornare a vivere, guardando avanti e recuperando ogni spazio e luogo di socialità, di cultura, di vita».

    MpL Comunicazione @ 19:29
    Filed under: News MpL

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