Posted on sabato 29 luglio 2006
Prodi o Berlusconi, la pappa è la stessa (indigesta)
Dall’incontro che si è svolto ieri a Roma, nella sede del MAP (Ministero delle Attività produttive), e dal quale si attendevano definitivi chiarimenti in merito alla firma dell’accordo con la società russa Afk, non sono scaturiti elementi di novità. I lavoratori affrontano un altro periodo di angoscia e di attesa di una soluzione che ogni settimana si allontana nel tempo. Con la Afk Sistema è in corso da (troppo) tempo una trattativa per la costituzione di una new-co controllata al 70% dalla multinazionale e al 30% da Sviluppo Italia, in grado di far ripartire l’attività produttive negli stabilimenti Finmek, compreso quello dell’Aquila.
Di questo si doveva parlare lunedì parlare lunedì scorso durante l’incontro tra il Ministro Bersani, il commissario straordinario Finmek ed i manager della società russa. Ma il vertice è stato ancora una volta rinviato a data da destinarsi. Tutti rimandati a settembre. Molto malumore tra i lavoratori, per l’incertezza sul futuro dell’azienda. Da notizie riferite alle maestranze, e riportate dalla stampa, l’atteggiamento della società russa sarebbe cambiato. Ai lavoratori sfugge però il motivo di questo irrigidimento da parte della Afk Sistema. Per ora non si sta pensando ad iniziative di mobilitazione ma c’è tanta delusione, dopo anni di lotte che non hanno dato i risultati sperati.