Posted on giovedì 25 agosto 2011
All’Aquila il dopo terremoto è diventato un alibi anche per non fare le cose normali, come tagliare l’erba, pulire le strade e combattere gli insetti nocivi. Ormai è tutto uno sfasciume, sempre peggio. Complice il caldo feroce di questi giorni, è arrivata la consueta invasione di mosche, pappataci, zanzare ed insetti vampiri. La demuscazione? Chi l’ha vista. Se c’è stata non ce ne siamo accorti, ma a giudicare dal numero impressionante di insetti dobbiamo ritenere che non ci sia stata, o quantomeno sia stata inefficace. L’anno scorso l’assessore Moroni lanciò una delle sue originali idee – ne ha tante, basti vedere lo stato pietoso del verde pubblico - facendo la demuscazione di fine estate (con tanto di conferenza stampa). Anche i tafani sanno che la disinfestazione ha un senso solo all’inizio della stagione. Farla a fine estate è ridicolo. E infatti nel 90% dei comuni italiani la demuscazione è regolarmente avvenuta nei tempi giusti. Ma all’Aquila no, la semplice normalità degli adempimenti è impossibile, ed il motivo non viene neppure spiegato ai cittadini considerati dei mammalucchi incapaci di pensare e di essere titolari di diritti.
Ancora una volta, inutilmente, chiediamo e ci chiediamo: perchè siamo invasi dagli insetti? Chi non ha fatto il suop lavoro? A quale livello? In quale sonnacchioso ufficio? Mancavano i fondi perché tutti impegnati a pagare i troppi dipendenti dell’ASM?
Rassegnatevi, perché risposte non ce ne saranno. Moroni ama chiacchierare solo in conferenza stampa.
Dopo essere stati invasi da ratti, mosche, zanzare, pappataci, mosche cavalline, tafani, insetti vari, a fine estate, come se fosse normale, l’assessore in ritardo non spiegherà ai sudditi perchè fino ad oggi non ci sono stati interventi nè fondi per attuarli, di chi è la responsabilità. Magari la demuscazione sarà fatta, a settembre, e spacciata come un fatto epocale. Bravo assessore.