Posted on venerdì 13 giugno 2008
Aria diversa ieri in Consiglio regionale. Non più il Giove Del Turco lancia saette a destra e manca, che insulta spesso e volentieri anzitutto i consiglieri della "sua" maggioranza. Non più il Del Turco muscolare del "si fa come dico io o tutti a casa". Ed invece abbiamo assistito ad inusuali scambi di cortesia parlamentare nel corso degli interventi, con l’ex presidente Pace che si complimenta per il nuovo clima e Del Turco che si compiace del compiacimento…
E così, sull’argomento clou della giornata, quella holding trasporti che è la madre di tutti i pastrocchi combinati nelle cattive cucine della giunta regionale, la "maggioranza" ha deciso di non forzare. Del resto, il voto avrebbe potuto riservare brutte sorprese: con il rimpasto di giunta, in effetti, la giunta è riuscita in un’opera davvero complicata: perdere per strada i voti di ben cinque consiglieri. A questo punto ogni votazione è a forte rischio, e la strada della ricerca delle soluzioni bipartisan è praticamente obbligata. Così, sulla holding trasporti, dopo aver commissionato a caro prezzo uno studio di fattibilità ad una società di consulenza (KPMG), la "maggioranza" ha proposto la costituzione di un gruppo di lavoro. E si sa che la politica fa il "gruppo di lavoro" quando non può, non sa o non vuole decidere. In questo caso, meglio così: il progetto della KPMG è un vero pastrocchio, ed è meglio mettero definitivamente in un cassetto e gettare la chiave.
Ma da oggi in poi, holding a parte, si faranno tutti gruppi di lavoro? Su tutte le materie delicatissime da discutere? Del Turco si è cacciato in un vicolo cieco, il rimpasto è stato pensato male e gestito peggio, e siamo facili profeti nel prevedere un paio d’anni in Consiglio regionale di quasi paralisi, di stanca bonaccia, di andazzo lento, di mancanza di numero legale, di inceppamenti procedurali. Anzi, come si dice ora, un paio d’anni di accordi bipartisan…