Posted on martedì 7 settembre 2010
Il sindaco Cialente ha quindi prorogato la chiusura del centro storico dell’Aquila. Il centro è già stato chiuso nei giorni scorsi. E fino a quando durerà la chiusura? Fino a fine settembre? Fino a Natale? Fino alla Befana? E già che ci siamo, perché non chiudiamo fino a Pasqua 2011? E oltre? Del resto i terremoti non si possono prevedere, quindi chiudere il centro non ha alcun senso, né ha senso prendere tali decisioni sulla base di sequenze sismiche di impossibile interpretazione predittiva. La chiusura, come abbiamo già osservato, ha invece un grosso significato: la fuga dei pochi turisti, il ritorno dell’angoscia e dell’incertezza sul futuro, il fallimento degli esercizi commerciali che con grande fatica avevano riaperto, lo scoraggiamento di altre decine di operatori economici che stavano allestendo la ripresa delle attività. Si vuole la morte dell’Aquila? Bene, si continui a dare retta a pochi giornalisti emozionati ed a qualche stregone. La comunità scientifica internazionale assiste attonita agli eventi dell’Aquila, e definisce i comportamenti delle istituzioni e dei mass media quantomeno "bizzarri". Decisioni chiaramente insensate, ma ormai la sismologia la fanno maghi e giornali. E con l’irrazionalità, l’ignoranza, la notte della ragione si generano mostri e disastri. Da oggi in poi, ad ogni sequenza sismica, per timore della Magistratura, si chiuderà il centro storico? Si allestiranno tende? Si chiuderanno uffici? Ma qualcuno vuole fermarsi e ragionare sul fatto che ci stiamo infilando in un tunnel senza uscita?