Posted on giovedì 12 maggio 2011
Per la seconda volta in pochi giorni, il Presidente del Consiglio Berlusconi torna ad attaccare Cialente sulla questione delle macerie: «A L’Aquila stavamo portando via tutte le macerie, ma il Comune, retto da un’amministrazione di sinistra, ha bloccato tutto, pretendendo che i lavori venissero fatti da imprese abruzzesi. Tutto è ancora lì». Lo ha detto Silvio Berlusconi a Cagliari sostenendo che questa è una ennesima prova che la sinistra non è in grado di governare e piega gli interessi collettivi a quelli personali. Al ritmo attuale, occoreranno 20 anni per liberare L’Aquila dalle macerie, e se la città non viene liberata sarà difficile ricostruire. Ma le polemiche tra le troppe strutture che si occupano della ricostruzione – consorzi, commissioni, commissari e tecnici super pagati – non liberano la città dalle macerie né aiutano la ricostruzione. La governance mista (tra livelli centrali e livelli locali) non funziona. La ricostruzione è ferma. Le case E aspettano. La bella stagione è iniziata, e gli operai edili sono in cassa integrazione. Il rimpallo di responsabilità, il cinismo del Sindaco e l’ottimismo finto di Chiodi, la burocrazia asfissiante e la filiera assurda (ReLuiss, Cineas, ecc.) hanno sinceramente stufato gli aquilani. Basta, basta, basta.