Posted on lunedì 31 maggio 2010
La «sfida» dell’Italia per superare la crisi, secondo Draghi, è quella di «coniugare la disciplina di bilancio con il ritorno alla crescita». Con la certezza però che «l’euro è una scelta irreversibile».
La manovra varata dal governo e i tagli alla spesa corrente era quindi «inevitabile», secondo Draghi, date le condizioni dei mercati e le difficoltà dell’Euro. «Nelle nuove condizioni di mercato era inevitabile agire, anche se le restrizioni di bilancio incidono sulle prospettive di ripresa a breve dell’economia italiana» ha specificato il governatore, sottolineando la necessità «di un attento scrutinio degli effetti della manovra per garantire il conseguimento degli obiettivi».
Nel suo discorso, Draghi ha più volte ribadito la necessità di riforme strutturali, prima fra tutte quella del mercato del lavoro che favorirebbe i giovani. «Una ripresa lenta accresce la probabilità di una disoccupazione persistente – è l’avvertimento di Draghi -. Questa condizione, specie se vissuta nelle fasi iniziali della carriera lavorativa, tende ad associarsi a retribuzioni successive permanentemente più basse».
Duro l’attacco agli evasori fiscali: «Macelleria sociale – ha detto Draghi – è una espressione rozza ma efficace: io credo che gli evasori fiscali siano i primi responsabili della macelleria sociale». «Se l’Iva fosse stata pagata il nostro rapporto tra il debito e il Pil sarebbe tra i più bassi dell’Unione Europea» ha detto Draghi. In effetti «tra il 2005 e il 2008 il 30% della base imponibile dell’iva è stato evaso: in termini di gettito sono oltre 30 miliardi l’anno, 2 punti di Pil».