Posted on giovedì 28 ottobre 2010
Su Abruzzo Engineering qualcuno (pochi) ha costruito fortune, altri (tanti) rischiano di trovarsi disoccupati a 40 o 50 anni, in una città terremotata e senza prospettive. Il Governatore della Regione Gianni Chiodi torna oggi sullo spinoso argomento: Abruzzo Engineering è società in house? E’ un tema centrale: se AE è in in house, la Regione può utilizzarla senza particolari formalità, in deroga al principio generale dell’evidenza pubblica. Per semplificare, sarebbe come affidare un compito o un servizio ad un ufficio interno. Se invece Abruzzo Enginnering non è in house, il problema del personale si pone. In tal caso la società potrà avere commesse dalla regione, a condizione che vinca gare o appalti o procedure di evidenza pubblica. La qual cosa appare obiettivamente difficile, dati gli enormi costi di personale con i quali la società si è appesantita. Chiodi dichiara che il personale di Abruzzo Engineering sarà "preservato solo se effettivamente utile alla collettività ovvero se produttivo". Non si vuole mantenere in vita un carrozzone. Abruzzo Engineering si potrà probabilmente salvare solo se verrà riconosciuta in house e se gli verranno affidate congrue commesse (il lavoro non manca con la ricostruzione) perché – dice Chiodi – "è difficile affermarsi sul mercato con questa organizzazione".