Posted on mercoledì 22 aprile 2009
Siamo convinti che le facoltà umanistiche che per la didattica hanno bisogno solo di un infrastruttura leggera non debbano in nessun modo spostarsi dal territorio dove sono state fondate.
Per le altre di carattere scientifico è assolutamente necessario avere delle garanzie di un ritorno a Settembre in strutture idonee qualora nell’immediato non possano restare qui.
Nell’ottica della ricostruzione fin da ora bisogna immaginare spazi concreti dove gli studenti potranno vivere con strutture e servizi che prima erano carenti. Bisogna trasformare la tragedia del terremoto in un occasione per fare della città un polo universitario all’avanguardia in quanto a infrastrutture ecosostenibili e offerte formative.
Gli studenti colpiti direttamente o indirettamente dal sisma in più, devono essere agevolati con adeguate forme di sostegno quanto mai necessarie per farli restare.
Questo, lo ripetiamo ancora, per non far perdere alla città il suo cuore pulsante a livello sociale, umano, economico.
In quest’ottica lo spostamento anche momentaneo di scienze della formazione va invece in direzione contraria favorendo la perdita anche di quegli studenti legati al territorio aquilano.