Posted on lunedì 23 gennaio 2012
Mentre i TIR bloccano l’Italia e scarseggiano verdure fresche e carburanti, si riduce sin quasi a 400 punti (quota 404) il differenziale tra Btp e Bund e il rendimento dei titoli decennali scende al 6,07%, un livello più visto dall’insediamento del governo Monti. Ancora una volta l’andamento del differenziale dipende da fatti europei più che dalla situazione interna italiana. Sui mercati pesano favorevolmente le ipotesi di una proposta congiunta Francia-Germania per allentare i criteri di Basilea 3 imposti alle banche sul rafforzamento patrimoniale. Sul tavolo dell’ Eurogruppo, secondo quanto anticipato dall’Ansa, torna il progetto sulla ricapitalizzazione delle banche in difficoltà da parte del fondo salva-stati Esm. Le ricoperture sono scattate ovunque: a Milano ne hanno beneficiato Unicredit e Mps, rispettivamente in rialzo del 10 e del 14% seguite da Intesa Sanpaolo (+5,43%) e Mediobanca (+5,49%); a Francorte ha preso di nuovo il volo Commerzbank (+12.25%) dopo i tracolli che avevano preceduto l’annuncio della ricapitalizzazione e la promessa che non saranno necessari nuovi aiuti di Stato; a Parigi hanno brillato SocGen (+8,93%) e Credit Agricole (+5%).