Posted on martedì 23 agosto 2011
Ai cittadini aquilani sfugge sempre più l’utilità del Parco del Gran Sasso e del Centro Turistico (CTGS) ai fini dello sviluppo turistico del comprensorio. Solo all’Aquila non si riesce a valorizzare una montagna dalla sconvolgente bellezza che, se fosse stata situata in altro luogo, avrebbe fatta la fortuna di comunità locali intelligenti e saggiamente amministrate. Ma questa fortuna non è toccata alla nostra martoriata città. La notizia di oggi è incredibile. E’ a rischio ormai la stessa sopravvivenza degli impianti sciistici. Sistemata la funivia, un’altra tegola sta per abbattersi sulla stazione, la revisione obbligatoria dell’impianto di risalita “Le Fontari” (occorrono 3 milioni e mezzo di euro). Non si tratta di un evento eccezionale: la revisione obbligatoria ha cadenza venticinquennale, e quindi una saggia amministrazione avrebbe accantonato la somma necessaria in 25 anni (poco più di 100mila euro/anno). Ma evidentemente nessuno l’ha fatto, sollecitato, imposto. Ora è difficile reperire una somma così ingente. Ma questo non è tutto. Un’altra tegola è la ricapitalizzazione del Centro turistico. Entro il 31 agosto, data in cui l’assemblea straordinaria sarà chiamata a votare la ricapitalizzazione della spa, il consiglio comunale dovrà votare l’emendamento di bilancio che dà l’assenso all’operazione di salvataggio. Se il termine non sarà rispettato il Collegio dei revisori dei conti liquiderà la Spa. Ma l’assessore al Bilancio Silvana Giangiuliani hanno già detto che il consiglio comunale non può varare una ricapitalizzazione quando nel 2008 si decise di privatizzare il centro turistico. Un rebus sempre più ingarbugliato. Solo all’Aquila si riesce a fare cose del genere. La sorte del Gran Sasso, mai come ora, è appesa ad un filo. Questi sono i fatti, dopo decenni di chiacchiere sullo sviluppo della grande montagna, la creazione del parco, convegni fumosi, iniziative inutili, investimenti peraltro considerevoli (ma alla stazione in quota della funivia, per tutta l’estate, non si è potuto andare neanche in bagno, dato che l’albergo è chiuso). Amen.