Posted on martedì 26 aprile 2011
L’ultima tegola sul Gran Sasso venne un paio di anni orsono da un feroce conflitto di competenza tra i numerosi enti che si occupano dello "sviluppo" della montagna. Per farla breve, la lite tra gli Enti preposti ha impedito la realizzazione della cabinovia di Montecristo, già finanziata dalla Regione con 32milioni di euro di fonte Ue – che ora sono stati destinati altrove. Abbiamo ricordato solo l’ultima occasione in cui L’Aquila ha perso ancora. E perdi oggi, perdi domani, si arriva all’oggi, al post-terremoto. E’ sempre più arduo rilanciare il Gran Sasso.
Evidentemente in questa città un manipolo di incapaci ha deciso di restare indietro e di tornare all’età della pietra: no alla stazione di Montecristo, no agli alberghi a Campo Imperatore, no alle infrastrutture turistiche, no a tutto.
A questo punto o gli aquilani reagiscono oppure chiudiamo L’Aquila e gettiamo le chiavi: per gli operatori turistici attuali e mancati è meglio non perdere altro tempo ed emigrare dove si può lavorare…