Posted on martedì 5 aprile 2011
Un protagonismo inevitabile, ed è anche giusto sollecitare l’attenzione dei mass media perché nessuno deve dimenticare.
Due anni da quella tragica notte. Giornali e TV sono ritornati in massa. I Tg nazionali apriranno con il terremoto e faranno speciali ed infiniti dibattiti: l’anniversario del sisma “fa notizia” e non si può non parlarne, non essere presenti. Non sarebbe in linea con le leggi della società dell’informazione.
MpL invece si ferma. Per noi domani sarà il giorno del silenzio e del dolore. Un giorno del rispetto per i 309 morti, per le migliaia di feriti e di invalidi, per i moltissimi rimasti senza niente e per quelli morti dentro che faticano ancora a ritrovare la speranza nel futuro.
Molti aquilani sono comprensibilmente sfiduciati, stanchi, depressi, fatalisti. Si auspicano soluzioni nuove, per quanto ingenue e confuse, personalità carismatiche che abbiano la forza di penetrare il muro di gomma della burocrazia. Il tempo s’è fatto breve, e la ricostruzione vera deve partire subito, se non vogliamo essere Belice invece che Friuli.
Occorrono meno conferenze stampa e più cooperazione, fatti, azioni, evidenze. Quando li avremo, riavremo pure la forza sufficiente per prestare di nuovo fiducia. Oggi viviamo solo dolore, e vogliamo rispetto e silenzio.