Posted on venerdì 30 luglio 2010
Dopo le feroci e poco lucide esternazioni di Cialente contro il Governo, si sveglia l’opposizione al Comune dell’Aquila. Un evento, l’opposizione che si sveglia, meritevole di essere riportato. Tutti i consiglieri di centro destra hanno finalmente attaccato duramente Cialente e, speriamo, finisca pure il malvezzo di salvare il sindaco-che-non-c’è nei momenti di difficoltà. L’opposizione contesta le dichiarazioni di ieri di Cialente, che hanno messo L’Aquila in un vicolo cieco ed hanno isolato la nostra città, e chiede l’istituzione di una struttura comunale per la ricostruzione. Poi si esprime un giudizio critico sul bilancio “privo di identita’ e di qualsiasi programmazione; un bilancio controlegge e per questo e’ gia stato informato il Prefetto ed a breve lo sara’ anche la Corte dei Conti, e senza il benche’ minimo riferimento alla ricostruzione post-sisma”. A “bocciare” il bilancio, in particolare, i consiglieri Enrico Verini (Rialzati L’Aquila), Luigi D’Eramo (La Destra), Giuseppe Ludovici (Gruppo Misto), Emanuele Imprudente e Corrado Ruggeri (Mpa), che oggi hanno tenuto una conferenza stampa, ospiti dei Consiglieri regionali PdL, Luca Ricciuti e Gianfranco Giuliante. “Nella seduta consiliare di ieri – ha detto Verini – una ‘maggioranza trasversale’ ha detto no all’introduzione di un’Ici sulle aree bianche (5 milioni e mezzo di superficie), una gabella che sarebbe costata all’incirca 23 euro a metro quadrato. Un Comune non puo’ rivendicare agevolazioni fiscali o zona franca per l’area del sisma e poi introdurre una nuova tassa”. Per D’Eramo “il Comune dell’Aquila si trova in una grave situazione finanziaria tanto da rischiare di finire in ginocchio. Questo bilancio da 707 milioni di euro – ha proseguito – dimostra l’incapacita’ dell’amministrazione comunale e della sua classe dirigente che addirittura non ha presentato alcuna proposta programmatoria per il 2010″. Imprudente (Mpa) ha invece avanzato la proposta di istituire un servizio preposto alla Ricostruzione. Nessuno però ha chiesto – almeno ieri ed a gran voce – le dimissioni di Cialente ed il commissariamento del Comune, per andare a nuove elezioni.