Posted on giovedì 29 luglio 2010
Cialente in queste ore è un profluvio di accuse (come al solito esagerate nel metodo e nel merito) contro governo e protezione civile. Con questo attacco frontale, crudo, scorretto e polemico oltremisura, Cialente si è messo all’angolo da solo. Un gioco pericoloso che nuoce all’Aquila. Nuoce all’Aquila, un sindaco che dopo mesi di ambiguità e passività nei confronti del governo, cambia completamente strategia e ribalta il tavolo, considerando ora il governo come un nemico. Senza l’appoggio pieno del Governo, L’Aquila non potrà essere ricostruita. Rompere con Bertolaso e Berlusconi, come ha fatto oggi il sindaco, significa privarsi della possibilità di dialogare con lo Stato. Per salvare la sua claudicante poltrona, Cialente è ormai disposto a tutto. Per il bene dell’Aquila, ora il sindaco dovrebbe dimettersi. Con lui al timone, la città è finita. Riportiamo alcune delle nervose dichiarazioni del sindaco-che-non-c’è: "Accusare gli enti locali di non essere capaci di affrontare il terremoto e’ un atto gravissimo, credo che a questo punto emerga un problema di moralità’ e trasparenza, ma che riguarda anche la democrazia di questo Paese, problema che ho già’ segnalato al Quirinale” (al governo stanno tremando tutti per la segnalazione di Cialente…). (more…)