Non si placa la polemica sulla centrale nucleare in Abruzzo, data per certa dall’Italia dei Valori nella zona del teramano.  "Tutto falso" – replica il presidente della regione Chiodi. Ma il PD attacca: il Governo farà la centrale in Abruzzo senza sentire il parere della Regione perché "la Regione Abruzzo – si legge in una nota –  ha perso la possibilità di impugnare la legge che dà al Governo la delega in materia di nucleare e di localizzazione degli impianti perché la richiesta –  presentata dal PD nel settembre dello scorso anno – di avviare la procedura di ricorso alla Corte Costituzionale è arrivata in Consiglio regionale quando ormai erano scaduti i termini per presentare ricorso, ovvero otto mesi. Tanti ce ne sono voluti per chiamare in aula quella che invece in maniera pleonastica viene definita una risoluzione urgente”. (more…)

Rumors insistenti all’Aquila darebbero per imminente l’ingresso della Pezzopane nella Giunta Cialente, magari con un incarico legato alla ricostruzione post-terremoto. Per Cialente sarebbe una buona mossa che, da un lato, raffredderebbe l’eccessiva presenza politica-mediatica della ex Donna di Stato e, dall’altro, darebbe un indubbio sostegno ad una compagine inconsistente ed ormai moribonda come quella del "Sindaco-che-non-c’è". 

L’ingresso dell’ex "Presidente di Cuore" nella Giunta Cialente, insomma, sarebbe una opportunità per il centro-sinistra dopo la sconfitta elettorale ed una sorta di ultima difesa della ridotta del PD abruzzese. La Pezzopane, inoltre, potrebbe continuare a giocare il ruolo di capo dell’opposizione in Provincia, in quanto i ruoli di assessore comunale e consigliere provinciale non sono incompatibili.

Bisogna solo vedere se Cialente vorrà tollerare una tale ingombrante presenza e se la  stessa Pezzopane vorrà fare la stampella di un "cialentismo" ormai alla deriva. 

Forse alla Lady di ferro converrebbe accelerare il disfacimento della maggioranza cialentiana, sempre più evanescente, ed andare a nuove elezioni. Se si votasse oggi all’Aquila indubbiamente la Lady potrebbe vincere, considerata pure l’attuale debolezza del centro-destra cittadino e la  debolezza della Giunta di Antonio Del Corvo non ancora assestata nelle deleghe e non ancora operativa soprattutto nei ruoli fondamentali di staff.

Dimettendosi da ministro, Claudio Scajola ha dimostrato di avere sensibilità istituzionale. Di non voler coinvolgere il governo in una vicenda personale i cui contorni restano ancora enigmatici. E di aver capito che un ulteriore ritardo di questa scelta avrebbe sfidato lo sconcerto dell’opinione pubblica, stordita dalle rivelazioni sulle modalità molto, troppo particolari che hanno segnato la compravendita di una sua casa. (more…)