Quando il prezzo del petrolio scende, il prezzo della benzina resta stabile o scende poco; quando il petrolio sale, seppure di poco, la benzina schizza…Una situazione ormai intollerabile, insostenibile: "se da gennaio 2010 le ricadute per gli automobilisti ammontano a 288 euro annui tra costi diretti ed indiretti, facendo lo stesso conteggio su base annua (da maggio 2009 a maggio 2010), l’ammontare dei rincari sale a +264 euro per costi diretti e +205 euro per costi indiretti, per un totale di 469 euro in piu’ per ogni automobilista". E’ quanto dichiarano i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. "Di non poco conto – prosegupno – e’ anche il conteggio relativo ai maggiori introiti derivanti dalla tassazione: a causa delle variazioni dell’IVA sono di +4 centesimi per la benzina e di +3 centesimi per il gasolio, pari cioe’ (vista la grande quantita’ di erogato) a 64 milioni di Euro al mese per la benzina e di 75 milioni di Euro al mese per il gasolio. Per Federconsumatori e Adusbef diventa sempre piu’ urgente, a questo punto, l’applicazione immediata delle misure già previste dal protocollo per una modernizzazione del settore dei carburanti.