Duro attacco del PD al presidente Chiodi, dopo i discorsi del presidente su meritocrazia e rigore. “Il presidente Chiodi dovrebbe rendere conto agli abruzzesi: ha annunciato in campagna elettorale che avrebbe lanciato l’era della meritocrazia, ma alla prima prova ha consentito che nei consigli d’amministrazione venissero nominati soci e amici dei potenti”. Lo afferma Silvio Paolucci, segretario regionale del PD abruzzese. “Eppure sono posti delicati, in societa’ alle quali sono affidati compiti importanti per lo sviluppo dell’Abruzzo” dice Paolucci, “postazioni nelle quali sarebbe dovuto andare il meglio delle intelligenze della nostra regione, dai tecnici ai migliori professionisti con alle spalle curricula solidi. Emblematico il caso della FIRA, dove si premia chi perde elezioni comunali e provinciali ma oggettivamente non ha alcun titolo. La maggioranza preferisce accontentare gli amici, privilegiando la fedelta’ alla reale capacita’ di incidere positivamente sulla gestione delle societa’ pubbliche. In questa fase di pesante crisi economica, sarebbe stato decisamente meglio” conclude Paolucci “se la Regione avesse deciso di spendere queste risorse, che comunque sono pagate dalla collettivita’, con piu’ senso del dovere e del rispetto nei confronti di chi vive in condizioni difficili”.