Si parla insistentemente di un rimpasto di giunta regionale, subito dopo le elezioni. L’evanescenza della giunta Chiodi, la mancanza di operatività e la sua difficoltà ad incidere sul Governo sono evidenti a tutti, e quindi si profila un esecutivo con assessori più "pratici" e meno poteri al presidente. Oggi all’Aquila Berlusconi proverà di persona a placare le ire dei sindaci e degli amministratori: sono due le manifestazioni di protesta previste, una per sabato e l’altra per mercoledì 3 giugno. Di sabato abbiamo riferito. Mercoledì i sindaci del territorio terranno una manifestazione istituzionale, aperta ai cittadini, presso la Villa Comunale all’Aquila, per la ricostruzione e per riaffermare la necessità di modificare i 5 punti essenziali nel decreto terremoto: più risorse per la Zona Franca Urbana (45 milioni di euro per 4 anni sono del tutto insufficienti), estendere il diritto al risarcimento 100% anche alle seconde case ed ai non residenti, inserire più fondi per i beni culturali (finora è stata trovata la copertura finanziaria solo per 44 monumenti), più risorse anche per la ricostruzione dei centri storici, restituire maggiori poteri agli enti locali e infine risarcire a Comuni, Provincia e municipalizzate risorse per i mancati introiti. Il vice presidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, tra i più attivi nel contestare il decreto (pur essendo un chiodino) ha reclamato maggiore chiarezza sui fondi per la ripresa delle attività produttive.