Posted on mercoledì 27 maggio 2009
Il DL terremoto non e’ blindato, ma aperto soltant a “pochi e chiari emendamenti”, tra cui alcune piccole novita’ da parte del governo. Il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, al termine della discussione generale sul decreto in commissione Ambiente della Camera, spiega che l’ipotesi della questione di fiducia “e’ sempre l’estrema ratio, dipendera’ dai tempi e dall’opposizione”. Menia ha spiegato che il governo presentera’ alcune “piccole richieste di modifica” al testo, a partire dalla norma che estende le misure del dl agli edifici pubblici fuori dai 49 Comuni del cratere, e che “non ci saranno novita’ ulteriori sui giochi”. Sulle zone franche urbane arriveranno poi chiarimenti. Rispondendo alle domande del Servizio studi di Montecitorio, Menia ha affermato che a suo avviso i 45 milioni previsti “sono 45 milioni di euro all’anno; lo chiederemo a chi fa le coperture”, cioe’ il Tesoro. Quanto alla fiducia, ipotesi abbandonata a palazzo Madama, alla Camera “e’ un’ipotesi piu’ probabile”. “Oggi – ha concluso il sottosegretario – ho rivolto un appello alla commissione: andremo in Aula a 10 giorni dalla scadenza del decreto. Se verranno presentati pochi e chiari emendamenti, qualche miglioramento al testo potra’ trovare spazio”.
Insomma, c’è poco da sperare.