Il senatore Gerardo D’Ambrosio, tra gli ex protagonisti di Mani Pulite, sul Corriere della Sera, replicando a Giuliano Amato che ha ritenuto “riprovevoli” i comportamenti della magistratura milanese che si schierarono contro il famoso decreto del ministro della giustizia del tempo Conso, determinandone poi la bocciatora da parte del presidente Scalfaro, ha ricordato qual’era la realtà di quel periodo, che originò poi la stagione delle manette a politici e imprenditori: “Gli imprenditori non cercavano di migliorare le condizioni dei contratti di appalto, ma un padrino che gli facesse ottenere gli appalti e impiegati pubblici supini o corrotti. Andava avanti solo chi si chinava alle tangenti, non il più bravo, mentre il paese aveva bisogno di opere pubbliche non scadenti e non costose”. (more…)