Posted on lunedì 27 novembre 2006
Scrive Mario Camilli, presidente regionale dei Verdi: “Siamo costretti a constatare che, nonostante gli accordi e le rassicurazioni che l’assessore all’ambiente ci ha più volte fatto, anche pubblicamente, scongiurando l’eventualità di localizzare termovalorizzatori in Abruzzo, Caramanico e Gerardini continuano per la loro strada in un disegno evidentemente predeterminato. Parlano di concertazione e di metodo partecipato, di raccolta differenziata e filiera del riciclo. Ma non ci credono essi stessi. Nulla, infatti, a parte una osservazione della provincia dell’Aquila, è stato raccolto delle istanze fin qui presentate e niente viene investito per far partire effettivamente la raccolta differenziata.
Essi, quindi, parlano con lingua biforcuta….".
Un no scontato. Gli impianti di termovalorizzazione sono diffusi ovunque nei paesi occidentali. L’alternativa è restare seppelliti dai rifiuti. Qual’è l’alternativa effettivamente praticabile e tecnicamente realizzabile ed economicamente sostenibile proposta dai Verdi?