Giochi 2009: iI caos regna sovrano
La Finanziaria non concede nulla di più ai Giochi del Mediterraneo. I soldi resi finora disponibili dalla Regione e dal precedente Governo non bastano. Il ritardo accumulato è enorme. Gli imprenditori privati si ritirano. Gli sponsor non arrivano. Le riunioni vanno deserte per mancanza del numero legale. Paolini attacca Aracu. Aracu attacca tutti. Del Turco parla in politichese. D’Alfonso sta zitto. Lolli dice, sulla base di non si sa cosa, "I Giochi possono essere salvati". Il Comitato internazionale attenderà altri 14 giorni, prima di toglierli a noi e di darli a Patrasso. I Giochi 2009 a mezzo passo dal fallimento. Fallimento annunciato, perseguito, voluto. Al punto in cui si trova la commedia, è più probabile che non si facciano con la conseguente pessima figura dell’Abruzzo. La vicenda sembra assomigliare sempre più ad una commedia degli equivoci e rasenta il ridicolo. Manca solo il "de profundis". Che significa l’attribuzione delle Olimpiadi del Mare nostrum a Patrasso, che in questi giorni lavora sempre più alacremente per prendercele. Olimpiadi che l’Abruzzo non ha dimostrato di saper né meritare né gestire.